English | Italian Read Press Winners' Press Release: English | Italian Second Round Finalist (English) 6 Finalist (English) I nomi dei semifinalisti I nomi dei 6 finalisti I 6 racconti finalisti Vincenzo Caci Italian Winner of the Literary Contest: "Words of Salt" Italian Edition Vincenzo Caci enzo.caci@virgilio.it Laureato in Scienze Politiche, in passato ha lavorato presso il Comune di Sant’Angelo Muxaro (Agrigento). Pur non essendo giornalista né pubblicista in passato ha collaborato per diversi anni con il “Giornale di Sicilia” di Palermo, riviste locali, il quotidiano di Catania “La Sicilia”. Regista di teatro amatoriale. Nel 2001 ha ricevuto la menzione speciale al concorso “Format per Terzo Millennio” dalla Einstein Multimedia – Roma. Nel 2004 ha vinto il concorso letterario “Racconta l’alba” organizzato dal Comune di Calatafini-Segesta e dalla redazione di Palermo del quotidiano “La Repubblica” nell’ambito delle manifestazioni di Segesta 2004. Oggi e' Professore in discipline giuridiche-economiche presso l'istituto "Zappa" di Borgo Val di Taro (Parma). Conversazione Telefonica WERNER: Buona sera, Vincenzo Caci? CACI: Si, sono io. WERNER: Sono Bettina Werner, chiamo da New York, in merito al premio letterario “Words of Salt”. CACI: Mi dica. WERNER: Le comunico che lei è il vincitore del nostro concorso, congratulazione. CACI: (emozionato) Grazie. WERNER: Vincenzo, ci possiamo dare del tu? CACI: Certamente. WERNER: Come hai conosciuto il nostro concorso? CACI: Attraverso il settimanale italiano “L’Espresso” e poi ho letto il regolamento sul sito di Arezzo Wave. Dopo alcuni giorni di titubanza ho deciso di partecipare. WERNER: Titubanza perché? CACI: Guardi…(ricordando che Bettina Werner gli aveva dato del tu si corregge) Guarda sulle prime il tema del sale mi ricordava poche cose, che sono quelle inserite nel racconto. WERNER: Grazie. Di che cosa ti occupi Vincenzo? CACI: Sono docente di diritto ed economia in un liceo ed istituto tecnico commerciale in un paese della provincia di Parma. Per lavoro mi sono spostato da settembre dalla Sicilia, perché io sono siciliano, in Emilia Romagna. In passato ho collaborato con alcuni quotidiani siciliani ma non sono un giornalista. Nel tempo libero mi occupo di regia teatrale, dirigo un gruppo di teatro amatoriale del mio paese che è Sant’Angelo Muxaro in provincia di Agrigento. WERNER: Quali sono i tuoi hobby? CACI: Cinema, teatro, leggere, viaggiare e turismo enogastronomico. WERNER: Quali scrittori americani ti piacciono o leggi di frequente? CACI: Don Delillo, Fante, Auster, Hemingway ed altri che in questo istante non ricordo. Tra gli italiani sicuramente Tomasi di Lampedusa, Bufalino, Pirandello. Altri scrittori che gradisco Garcia Marquez e Sandor Marai. WERNER: Cosa vorresti fare in futuro? Progetti? CACI: Sinceramente non so. Fino alla scorsa estate un mio pallino era diventare un autore WERNER: Sei mai stato a Manhattan o negli USA? CACI: Sono stato a Chicago circa dieci anni fa in pieno inverno e con un termometro che segnava sempre una temperatura sotto lo zero. Comunque è stata una bella esperienza fatta con alcuni amici. Questa fino ad oggi la mia unica meta americana. Conosco New York attraverso il cinema ed attraverso i libri di Paul Auster. Mi piacerebbe il giorno in cui metterò piede in questa affascinante città vedere, anche rapidamente, la Statua della libertà con lo stesso stupore e con la stessa meraviglia di chi è arrivato con nave tantissimi anni fa in cerca di lavoro. Poi il Ponte di Brooklyn, la Quinta Strada, Broadway, Manhattan, quel che rimane della Little Italy. WERNER: Un’ ultima cosa a chi dedichi questo Premio? CACI: Alla mia famiglia. WERNER: Ciao Vincenzo a presto. CACI: Arrivederci
MATTEO 5,13
Usciva da casa presto, tutte le mattine. Vestiva sempre rigorosamente di scuro con camicia bianca, cravatta ed, immancabile, un fazzolettino nel taschino dell’identico colore della camicia. Portava con sé una borsa in cui trovava posto un libro, un quaderno, immacolati fogli di carta, qualche penna, diverse matite. Il pomeriggio rivedeva gli appunti scritti al caffé. Si era prefisso di portare a termine il romanzo che stava scrivendo, le cui bozze permetteva di leggere soltanto ai più fidati: la moglie ed i due ragazzi che frequentavano la sua casa. Un capitolo agli occhi del principe non sembrava mai del tutto chiuso com’era nelle sue intenzioni, mancava di qualcosa il dialogo tra il personaggio centrale del romanzo, il principe Fabrizio Salina, e l’emissario piemontese di Casa Savoia. Casualmente prese il libro dalla sua biblioteca che apriva a caso ogni qual volta si sentiva in difficoltà nella vita. Quel libro era la Bibbia, che apriva senza guardare e puntando il dito casualmente. Era una pratica, che aveva ai suoi occhi un sapore esoterico pur non avendone mai fatta menzione al cugino Casimiro Piccolo l’esperto di famiglia in cose arcane, insegnatagli da don Pino il giovane prete della Chiesa della Magione con cui il principe amava intrattenersi per via del bagaglio culturale del sacerdote. I suoi incontri col parroco avvenivano nel modesto chiostro annesso alla chiesa dove era possibile assaporare uno straordinario silenzio pur essendo all’interno di uno dei quartieri popolari della città. Vincenzo Caci
Back to Winner's Page |
Copyright 2005 The Salt Queen Foundation All Rights Reserved |